Immersi in questo ambiente privo di stimoli, il cervello e il sistema nervoso vengono alleggeriti del 90% del normale lavoro che attuano per le esigenze primarie dell’organismo: la regolazione della temperatura, l’equilibrio, la coordinazione muscolare, l’interpretazione degli stimoli sensoriali. Il cervello inizia a cambiare gli schemi dell’attività elettrica, per cui ad un’analisi dell’elettroencefalogramma, le onde cerebrali passano dallo stato Beta (attività cosciente) allo stato Alpha (rilassamento senza pensieri) per approdare allo stato Theta (rilassamento profondo con visioni ipnagogiche).
Questo è lo stato dell’attività cerebrale che i monaci tibetani raggiungono dopo lunghi anni di pratica della meditazione. E’ invece possibile raggiungere lo stesso stato di beatitudine e pace interiore in un tempo molto più breve, fin dalla prima sessione.
Lo stato Theta si sperimenta generalmente pochi istanti prima di addormentarsi, ma nella vasca può essere prolungato per gran parte della sessione. In questo stato il cervello acquista delle capacità notevoli di apprendimento e visualizzazione, nonché ha la possibilità di esprimere al meglio le sue potenzialità creative.
Il galleggiamento è quindi indicato alle persone che svolgono intensa attività di apprendimento e memorizzazione perché favorisce una comprensione profonda dei concetti e un veloce assorbimento delle informazioni, nonché per tutte le persone con intensa attività creativa perché favorisce la libera associazione di idee.
Gli effetti del galleggiamento si riversano anche sul piano psicologico. In questo stato di “nulla” assoluto è possibile che emergano ricordi del passato remoto, immagini dimenticate, sensazioni di ritorno allo stato prenatale. Alcune esperienze risultano particolarmente illuminanti riguardo la propria sfera emotiva, dando una visione nuova alla propria vita. In alcuni casi un’ora di galleggiamento equivale ad un’ora da uno psicologo, con la differenza che lo psicologo siamo noi stessi, e non c’è alcun tipo di manipolazione dall’esterno.
Quello che accade nella mente di chi galleggia è imprevedibile. Le cose più frequenti sono un flusso di pensieri scostante oppure la totale assenza di questi, lampi di luce, visioni di tunnel, sensazioni di movimento o di cambiamento di orientamento nello spazio, sogni particolarmente vividi, sensazioni di essere stati da qualche parte ma di non ricordarne i dettagli, oppure anche un vuoto cosmico.
La cosa che viene maggiormente influenzata nella vasca è la percezione del tempo. Questo sembra in certi momenti di fermarsi completamente, regalandoci dei puri istanti di eternità. In altre occasioni l’ora di galleggiamento passa velocissima e sembra durare appena la metà.
Anche i sensi vengono influenzati da un’ora di galleggiamento, infatti nel completo buio e silenzio alziamo la nostra soglia percettiva e il mondo di fuori potrebbe apparirci dopo più profumato e colorato.
Gli effetti del galleggiamento non si esauriscono nell’ora in cui si è immersi, ma spesso si protraggono per qualche giorno, conferendo una sensazione di pace e rilassamento verso il mondo.
Galleggiare è un’attività che migliora in tutti gli aspetti la qualità della vita, permettendo di essere più produttivi, efficienti, rilassati e creativi.